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Author: pura-crocus
TRIPPA DI VITELLO CON LO ZAFFERANO ALLA MONTALCINESE
Si mette in infusione lo zafferano (per 4 persone 0,25 gr,) in un bicchiere d’acqua ben calda per circa un’ora. Si fanno rosolare aglio e cipolla, tritati finemente, in olio d’oliva. Quando iniziano a prendere il colore si aggiunge 500 gr. di trippa di vitello precedentemente lavata e tagliata a sottili strisce. Si fa cuocere lentamente, si aggiunge lo zafferano con l’acqua e si continua la cottura. Se necessario si aggiunge ancora acqua per mantenere il composto abbastanza liquido. Si ultima la cottura aggiungendo sale e pepe. Prima di servire si deve cospargere il piatto con pecorino di Pienza.
SPAGHETTI MIMOSA
In una teglia ben larga far rosolare 100 gr. di prosciutto cotto tagliato a piccoli cubetti, 40 gr. di burro e pepe verde. Appena il prosciutto inizia a rosolare aggiungere 100ml di panna da cucina e 0,10 gr. di zafferano precedentemente messo a bagno in mezzo bicchiere d’acqua ben calda. Far cuocere gli spaghetti e dopo scolati farli insaporire nella teglia per un paio di minuti aggiungendo del formaggio emmenthal. Servire Ben caldi
PASTA E FAGIOLI ALLO ZAFFERANO
Mettere 0,10 gr. di zafferano in un bicchiere d’acqua tiepida per circa un’ora. In una padella far soffriggere lentamente cipolla e sedano in olio d’oliva. Quando cipolla e sedano “prendono il colore” aggiungere i fagioli borlotti precedentemente ben lessati. Dopo una quindicina di minuti di fuoco lento aggiungere della conserva di pomodoro. Aggiungere sale e pepe. Continuare la cottura per circa un’ora aggiungendo di tanto in tanto dell’acqua. Infine versare lo zafferano e l’acqua del bicchiere unendo della pasta corta. Far cuocere la pasta e servire con un filo d’olio d’oliva extravergine.
RICOTTA DELLA VAL D’ORCIA ALLO ZAFFERANO
500 gr di Ricotta, 0,10 gr di stimmi di zafferano, due cucchiaini di Marsala e due cucchiai di zucchero.
In un contenitore ben ampio unire i quattro ingredienti ed amalgamare fino ad ottenere una crema ben uniforme. Sistemare in delle coppette, lasciare riposare qualche ora e servire come dessert.
CIACCE DI PASQUA CON LO ZAFFERANO ALLA MONTALCINESE
La mattina di Pasqua, questa specie di pane, accompagnava le uova benedette e il capocollo o finocchiata. Si prendeva la pasta lievitata per fare il pane vi si aggiungevano tre uova, del cacio pecorino sia grattato che a pezzi, sale e pepe. Si allungava l’impasto con dell’acqua tiepida dove precedentemente erano stati messi in infusione degli stimmi di zafferano. Dopo aver ben amalgamato il tutto si metteva a lievitare il composto in un contenitore di cottura (una pentola alta e precedentemente oleata)per almeno tre ore. La pentola veniva posta in forno e fatta cuocere finché non acquistava un bel colore dorato. Una tradizione d’altri tempi che sarebbe bello riscoprire.
THE HISTORY OF “RISOTTO MILANESE”
Legend said that the Risotto Milanese owes its origin to the passion of a painter for yellow color (also for paintings was used saffron). In 1570 many artists and craftsmen were involved in the construction of the cathedral of Milan, between the master glassmakers there was Valerio di Frianda, who had brought with him his best students from Belgium. One was nicknamed Saffron because he was used to add a pinch of saffron to have shades of yellow in his works. The colors obtained were much appreciated, but also gave rise to teasing: “He puts the saffron everywhere!” Over the months Saffron and Valerio’s daughter had fallen in love and during the wedding day Saffron wanted to make a joke to their guests. He added some stigmas of saffron to risotto to the wedding dinner that took such a nice bright yellow color. When the yellow rice came to the table there was an huge amazement, then someone decided to try it until everyone’s surprise, they ate it and loved it. After this event one of the typical Italian dishes was born.
Beneficial properties of saffron
Già nell’antichità allo zafferano erano attribuite anche qualità terapeutiche e veniva usato per preparare unguenti disinfiammanti e cicatrizzanti. Oggi allo zafferano, ricco di vitamine, fibre vegetali, minerali, e più carotenoidi, delle carote, sono riconosciute proprietà antiossidanti, di protezione delle membrane cellulari e di rafforzamento del sistema immunitario.
Lo zafferano è conosciuto anche per rimediare all’insonnia, la depressione, i dolori di stomaco, le malattie cardiache… “Imponente il suo effetto anti-età”.
La moderna ricerca sugli effetti benefici dello Zafferano è stata spinta dalle sue proprietà antidepressive. Si è scoperto che questa spezia è un ottimo rimedio per accrescere la potenza sessuale e quindi un potente afrodisiaco naturale.
Ha effetti benefici sul flusso sanguigno. Gli vengono attribuite proprietà benefiche anche per il cancro, il morbo di Alzheimer e il diabete.
Perfumes, passion and banquets.
Virgilio, Plinio il Vecchio, Omero, ne fanno riferimento nelle loro opere; se ne trova traccia nei papiri Egizi del 2° sec. a.C. In Anatolia, alcuni millenni a.C. veniva utilizzato per colorare i veli delle spose e i sacerdoti lo bruciavano come incenso durante le cerimonie. Nell’antica Troia le donne lo usavano per profumare le abitazioni.
A Gerusalemme, si usava per preparare i profumi sacri delle cerimonie religiose. Sembra che nell’antica Atene, i profumi più in ricercati fossero proprio a base di rosa, cannella, mirra e… zafferano.
Una leggenda greca racconta che Zeus ricopriva il suo letto di Zafferano prima di coricarsi con le sue donne per accrescere le sensazioni e la sua potenza sessuale.
Nei banchetti romani venivano serviti vini aromatizzati allo zafferano e salse dorate per accompagnare piatti di carne o pesce.
Saffron in the world
Its spread in Italy is believed to date back in 1200 by following the new trade routes. Saffron was used like colorant aging, even in China and India to the clothes of Buddhist monks.
How to use the saffron
Before using, the stigmas are soaked in warm water or other liquid. To have the best result from our saffron pistils, they can be used in two ways:
a) Put the pistils in hot water or other liquid for over an hour so that the color and aroma are released. Both the liquid and the stigmas may be used to prepare your recipe.
b) Place the pistils to use on a piece of parchment paper and chop until they turn into dust. Pour the powder into the dish during the last few minutes of cooking, thanks to this process the flavors will be intensified.